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CONSUMI ENERGETICI:Controllare Consumi e Classe Energetica

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Controllare i consumi per riscaldamento rispetto alla Classe Energetica attribuita

Quanto consuma una casa in classe A e quanto consuma una casa in classe B? Come posso controllare i consumi per riscaldamento della mia casa? I consumi che sto riscontrando sono coerenti con la classe energetica con cui mi è stata venduta la casa?

Queste sono le domande che legittimamente si pone chiunque abbia comprato una casa vendutagli in una precisa classe energetica, magari pagata molto anche perché appartenente ad una classe energetica alta in genere classe B, classe A o classi superiori. Lo stesso discorso comunque si può fare anche per classi inferiori.

Come si può fare per vedere se i consumi energetici della casa sono coerenti con quanto si poteva prevedere dall’Attestato di Certificazione Energetica rilasciato dal venditore?

Purtroppo la normativa in materia di risparmio energetico ha da un lato voluto dare gli strumenti ai cittadini per poter decidere di scegliere una casa che consuma meno ma non ha però dato strumenti facili da usare per controllare se i consumi per riscaldamento promessi sono rispettati.

LA FIRMA ENERGETICA

La firma energetica è un criterio di verifica e diagnosi energetica adottato dalla confederazione svizzera che fa della semplicità ed efficacia il suo vero punto di forza.

Firma Energetica Consumi per riscaldamento reali

Esempio di firma energetica di un edificio per il confronto dei consumi per riscaldamento reali con quelli previsti dall’ACE

Con la firma energetica dell’edificio si verifica il comportamento edificio-impianto al variare delle condizioni climatiche esterne (temperatura sostanzialmente).

Ogni edificio per come è stato progettato e costruito ha una sua “firma energetica” ovvero consuma una precisa quantità di energia che dipende solo dalla temperatura esterna ed interna dell’edificio la firma energetica viene calcolata a partire dai dati reali di consumi (misurati in kWh, mc, ecc.) e le temperature.

Riportando i dati rilevati su un grafico si ottiene la visualizzazione del comportamento dell’edificio. La firma energetica è dunque in sostanza una retta riportata su un grafico in cui sul’ascissa si riportano i valori di temperatura esterna e sulle ordinate la potenza media richiesta dal generatore di calore/freddo ovvero i suoi consumi energetici, si ha dunque per ogni data temperatura esterna un consumo specifico dell’edificio.

Per costruirsi la firma energetica della propria abitazione è sufficiente un rilevamento costante dei consumi (o giornaliero o settimanale) per il riscaldamento e per la climatizzazione il tutto per un anno o almeno per una stagione (invero o estate) a seconda se ci interessano i consumi per riscaldamento o raffrescamento o entrambi.

A COSA SERVE LA FIRMA ENERGETICA

1. Per dimensionare un nuovo generatore di calore o di freddo nel caso sia necessario sostituire la caldaia o il condizionatore. Questo consente di ottimizzare i consumi scegliendo il generatore più appropriato.

2. Monitorare nel tempo l’andamento dei consumi dell’impianto di riscaldamento o di climatizzazione, e verificare se vi sono differenze sostanziali tra quanto rilevato e la firma energetica e decidere di intervenire per risolvere l’eventuale problema con una manutenzione dell’impianto, la riparazione di perdite o altro.

3. Non in ultimo la firma energetica è uno strumento utile per verificare la correttezza dei calcoli del progettista dell’isolamento termico e degli impianti o la veridicità dell’ACE (Attestato di Certificazione Energetica).

COME VIENE CALCOLATA LA CLASSE ENERGETICA DI UN EDIFICIO

La Certificazione Energetica di un edificio è una procedura che se fatta in modo rigoroso richiede molto tempo e discrete capacità tecniche ma alla fine si concretizza nel calcolo del fabbisogno di energia di un edificio, sulla base di un utilizzo “standard” dello stesso (20°C di temperatura interna mantenuta costante nelle 24 ore per tutta la stagione ad una temperatura esterna media data dai Gradi Giorno standard), e sulla base delle caratteristiche dell’involucro dell’edificio, rilevate dallo stato di fatto o dal progetto dell’isolamento termico dell’edilizio.

In Italia per il momento il fabbisogno di energia è calcolato solo per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria, non per la climatizzazione estiva.

Sulla base del fabbisogno l’edificio calcolato in modo standard questo viene classificato su una scala che individua dei valori di basso consumo (classe A+) e di alto consumo (classe G).

PERCHÉ VI SONO DIFFERENZE TRA I CONSUMI PREVEDIBILI DALLA CLASSE ENERGETICA E I CONSUMI REALI

Normalmente tra i consumi reali e quelli previsti dall’attestato di certificazione energetica (ACE) si possono riscontrare notevoli divergenze, prevalentemente a causa di:

1. Uso non “standard” dell’edificio per temperatura interna diversa dai 20°C o quella esterna diversa dalla media (Gradi Giorno);

2. Dati rilevati dei consumi non corretti;

3. Configurazione dell’impianto e della termoregolazione non corretta;

4. Errori di progettazione dell’isolamento termico e/o degli impianti;

5. Realizzazione costruttiva di impianti ed isolamento termico difforme dal progetto;

6. Classificazione ACE errata o fasulla

COME VERIFICARE SE LA CLASSE ENERGETICA ATTRIBUITA ALL’EDIFICIO È CORRETTA

Le anomalie sui consumi per riscaldamento reali rispetto ai consumi prevedibili sono l’equivalente della febbre per un ammalato che come si sa è un campanello d’allarme da non sottovalutare in quanto può dipendere da una semplice influenza o da una grave infezione da curare al più presto andando da un medico competente evitando cure fai da te.

Per verificare correttamente la classe energetica occorre rivolgersi ad un Energy Manager (il medico!) che valuta tutti gli aspetti che hanno incidenza sui consumi per stabilire se l’anomalia nei consumi (la febbre) dipende da un comportamento d’uso dell’abitazione o da fattori dipendenti da come è stato progettato e costruito l’immobile.

La verifica sui consumi viene condotta analizzando l’edificio (il paziente) e tutta la sua documentazione progettuale (la cartella clinica) inerente l’edificio e gli impianti.

Come si procede nella diagnosi energetica:

  1. Rilievo dello stato di fatto dell’involucro con termografia, termoflussimetria, carotaggi, endoscopia, ecc.;
  2. Individuazione dei ponti termici, calcolo delle trasmittanze reali, verifica delle dispersioni per ventilazione, ecc.;
  3. Ricalcolo dell’ACE sulla base della situazione reale rilevata;
  4. Acquisizione dei consumi energetici reali e delle condizioni ambientali dello stesso periodo Temperatura esterna e/o interna;
  5. Confronto dei risultati con quelli dell’ACE.

In sostanza si ridetermina la classe energetica in due o tre modi:

A. Con i dati reali dell’involucro edilizio (trasmittanze e ponti termici).

B. Con la rielaborazione dei consumi reali dell’edificio.

C. Con la Firma Energetica dell’Edificio.

Il risultato del Check-UP Energetico può poi essere usato per:

  • Migliorare l’efficienza del sistema Edificio-Impianto riducendo i consumi
  • Contestare al venditore/costruttore/progettista/direttore dei lavori/certificatore la difformità esecutiva e la non corrispondenza della classe energetica.

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