IDONEITÀ STATICA: Decalogo per Perizia di Idoneità Statica
Idoneità statica di un edificio 10 regole da seguire
L’idoneità statica di un edificio è la verifica della sua capacità di resistere ai carichi statici e dinamici previsti dalla normativa vigente o dall’uso specifico della struttura. La valutazione di tale idoneità dell’edificio è un processo complesso che richiede l’analisi di diversi fattori, tra cui:
Caratteristiche strutturali dell’edificio:
- Tipologia di struttura (muratura, cemento armato, acciaio, ecc.)
- Dimensioni e geometria dell’edificio
- Materiali utilizzati per la costruzione
- Stato di conservazione dei materiali
Carichi agenti sull’edificio:
- Carichi permanenti (peso proprio dell’edificio)
- Carichi variabili (peso del mobilio, persone, neve, vento)
- Carichi accidentali (sisma, incendio)
Normativa vigente:
- Norme tecniche per le costruzioni (NTC 2018)
- Regolamenti edilizi locali
Decalogo per la redazione della perizia di idoneità statica:
1. Ispezione visiva:
Eseguire un sopralluogo visivo per identificare eventuali crepe, lesioni, deformazioni o altri segni di degrado. Ispezionare le fondamenta, le murature, i solai, le travi, i pilastri e gli elementi strutturali in generale. Verificare la presenza di umidità, infiltrazioni d’acqua o altri fattori che possono danneggiare la struttura.
2. Richiesta di documentazione:
Richiedere la documentazione tecnica (progetto originario, relazioni di collaudi, etc.) e la documentazione relativa a interventi di manutenzione o ristrutturazione.
3. Prove e indagini diagnostiche per la valutazione dell’idoneità statica di un edificio:
Eseguire prove di carico, indagini geotecniche e ispezioni endoscopiche per esaminare le parti interne della struttura.
A. Prove di carico:
Le prove di carico servono a determinare la capacità portante della struttura, ovvero la massima forza che essa può sopportare prima di cedere. Esistono diversi tipi di prove di carico, tra cui:
- Prove di carico statiche: Vengono applicate al carico statico (peso proprio dell’edificio) per verificarne la capacità di resistenza.
Si possono utilizzare martinetti idraulici o sacchi di sabbia per applicare il carico. - Prove di carico dinamiche: Simulano l’azione di carichi variabili (vento, neve, persone) per valutare la risposta della struttura alle vibrazioni.
Vengono utilizzati vibratori o masse impulsive per generare le vibrazioni.
B. Indagini geotecniche:
Le indagini geotecniche servono a conoscere le caratteristiche del terreno su cui poggia l’edificio e la sua capacità di resistenza. Le indagini geotecniche possono includere:
- Saggi geognostici: Prelievo di campioni di terreno per analizzarne le proprietà meccaniche e chimiche.
- Prove penetrometriche: Misurazione della resistenza del terreno alla penetrazione di una sonda.
- Prove di permeabilità: Misurazione della capacità del terreno di far defluire l’acqua.
C. Ispezioni endoscopiche:
Le ispezioni endoscopiche servono a esaminare le parti interne della struttura che non sono accessibili visivamente. Le ispezioni endoscopiche possono essere eseguite con:
- Endoscopi: Strumenti a fibre ottiche che consentono di visualizzare l’interno di tubi, condotti e cavità.
- Termografia: Tecnica che utilizza la radiazione infrarossa per identificare anomalie termiche che possono indicare la presenza di difetti strutturali.
D. Altri tipi di prove e indagini diagnostiche:
- Prove di sclerometria: Misurazione della durezza del calcestruzzo.
- Prove di ultrasuoni: Misurazione della velocità del suono nel calcestruzzo per identificare la presenza di vuoti o fessure.
- Radiografie: Visualizzazione di elementi strutturali interni non accessibili visivamente.
La scelta delle prove e delle indagini diagnostiche da eseguire dipende da diversi fattori, tra cui:
- La tipologia di struttura
- L’età dell’edificio
- Lo stato di conservazione della struttura
- Le finalità della valutazione
È importante affidare l’esecuzione delle prove e delle indagini diagnostiche a personale qualificato e certificato.
4. Consultazione di un ingegnere strutturista collaudatore:
Un professionista abilitato, ingegnere o architetto, valuterà la documentazione, eseguirà le analisi necessarie e redigerà una perizia statica con la valutazione dell’idoneità statica e le eventuali prescrizioni per migliorarne la sicurezza.
5. Verifica della conformità alle normative:
L’edificio deve essere conforme alle normative tecniche per le costruzioni vigenti al momento della sua costruzione o dell’ultima ristrutturazione. In caso di non conformità, l’ingegnere strutturista indicherà le opere necessarie per adeguare l’edificio alle normative.
6. Manutenzione delle strutture per garantire l’idoneità statica:
Eseguire regolari interventi di manutenzione per conservare l’edificio in buono stato e garantirne la sicurezza, programmando la manutenzione in base alle indicazioni dell’ingegnere strutturista.
7. Monitoraggio:
Monitorare l’edificio nel tempo per identificare eventuali nuovi segni di degrado o cedimenti strutturali. Il monitoraggio può essere eseguito mediante sistemi di controllo strumentale o ispezioni visive periodiche.
8. Aggiornamento della perizia statica:
In caso di modifiche strutturali all’edificio o eventi dannosi (sisma, etc.), aggiornare la perizia statica per valutare l’impatto di tali eventi sulla sicurezza.
9. Sensibilizzazione degli occupanti:
Informare gli occupanti dell’edificio sull’importanza di mantenere un comportamento responsabile per la sicurezza della struttura. Segnalare tempestivamente eventuali anomalie o problemi che possono pregiudicare la sicurezza dell’edificio.
10. Assicurazione contro i rischi:
Stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati da eventi sismici o altri eventi che possono danneggiare l’edificio.
Fonti normative:
- Norme tecniche per le costruzioni (NTC 2018)
- Regolamenti edilizi locali
Altri siti web utili:
Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI): https://www.cni.it/
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS): https://www.mit.go
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