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ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI EDIFICI

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ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI EDIFICI

In Italia esiste una precisa norma sull’ isolamento acustico degli edifici sin dal 1997 è il d.P.C.M. 5 dicembre 1997 ma è probabilmente una delle norme più ignorate e disattese sia da parte dei progettisti sia da parte dei costruttori.

L’espansione edilizia degli ultimi decenni ha contribuito da un lato all’espansione delle aree abitate e dall’altro ad un consistente aumento della densità abitativa.

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Un corretto isolamento acustico degli edifici contribuisce ad aumentare il valore commerciale dell’immobile è però importante dotarsi di una perizia acustica per verificare il rispetto dei requisiti acustici passivi

Purtroppo questo è avvenuto con poca attenzione alla qualità di quello che si costruiva sia dal punto di vista degli isolamenti sia termici sia acustici, ed in particolare verso i problemi acustici non vi è stata un un’attenta e appropriata politica di contenimento del rumore.

Questo ha portato a determinare un crescente disagio acustico nelle case che oggi affligge la maggior parte delle abitazioni cittadine, ma non solo, a cui contribuiscono sia fattori esterni, quali il traffico veicolare, le attività produttive, gli esercizi pubblici, bar, pub ecc., ma anche e forse soprattutto rumori prodotti all’interno degli stessi edifici prodotti da ascensori, impianti di riscaldamento e ventilazione, attività dei vicini, ecc..

RUMORE E VALORE DEGLI IMMOBILI

Il disagio acustico di chi vive in un edificio privo dei requisiti acustici passivi può portare a vere e proprie patologie mediche per chi vi abita e di conseguenza anche ad un calo del valore commerciale dell’immobile rumoroso.

isolamento-acustico-degli-edifici e salute

Vivere in una casa rumorosa può avere ripercussioni sulla salute, alcune sentenze sul mancato rispetto dei requisiti acustici degli edifici hanno riconosciuto il danno esistenziale.

Vista la carente applicazione della normativa acustica in edilizia al cittadino non resta altra via che rivolgersi alle vie legali per vedersi risolvere i problemi acustici della propria casa imputando i costi all’impresa e/o ai professionisti inadempienti.

Le sentenze dei Giudici, viste le difficoltà operative di ripristino dei requisiti acustici passivi di un edificio, sono quasi sempre orientate a considerare il un risarcimento dovuto al minor valore dell’immobile in presenza di accertata condizione di esistenza di mancato isolamento acustico degli edifici che comporta di conseguenza un inquinamento acustico e ad un disagio dovuto proprio alla carenza del requisito acustico passivo dell’edificio stesso.

Sentenze da tutt il territorio nazionale, negli anni hanno stabilito ad esempio:

  • – Una villetta, in presenza di immissioni sonore correlate alla tessitura dell’edificio non isolata acusticamente comporta un valore dell’immobile ridotto del 20%
  • – Un appartamento, in presenza di immissioni acustiche provenienti da un parcheggio comportano un danno esistenziale oltre ad una svalutazione dell’immobile del 20%
  • – In un appartamento, con presenza di rumore da traffico proveniente da un superstrada, ha imposto interventi su: serramenti ed infissi, impianto di condizionamento con quantificazione costi di messa a norma a carico del costruttore e per la conseguente mancata fruibilità delle terrazze il Giudice ha quantificato un danno per un importo pari al 20% del valore di mercato della casa con vizi acustici.

Molte cause civili per vizi degli edifici si fondano sempre più proprio sulla contestazione dei vizi acustici degli edifici.

LA NUOVA NORMA UNI 11367 SULL’ACUSTICA IN EDILIZIA

La norma UNI 11367 ha introdotto Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera

Il 22 luglio 2010 è stata approvata la nuova norma UNI sull’isolamento acustico degli edifici che prospetta un metodo di classificazione acustica delle unità immobiliari, basata su misure effettuate al termine dell’opera. Un po’ come si fa per gli aspetti energetici con l’Attestato di Certificazione Energetica.

Per ora si tratta di un’azione volontaria che può essere richiesta da parte di quei costruttori che desiderino informare, attraverso un metodo di valutazione riconosciuto, i futuri proprietari sulle caratteristiche acustiche dell’unità immobiliare che sono in procinto di vendere. Un modo per valorizzare le costruzioni di qualità anche sotto il profilo dell’isolamento acustico.

La classificazione acustica degli edifici vuole essere dunque anche uno strumento di tutela nei confronti dei vari soggetti che partecipano al processo edilizio (progettisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, venditori, ecc.) allo scopo di limitare le possibili successive contestazioni da parte degli acquirenti.

La norma UNI 11367 può essere applicata a tutti i tipi di edifici, tranne a quelli ad uso agricolo, artigianale e industriale, mentre i requisiti acustici di ospedali, cliniche, case di cura e scuole sono definiti da una specifica appendice della norma stessa.

La norma UNI 11367 prevede quattro differenti classi di efficienza acustica: si va dalla classe 1, che identifica il livello più alto (edificio più silenzioso), alla classe 4 che è la più bassa (edificio più rumoroso).

Si spera che il Consiglio dei Ministri approverà prima o poi un decreto che dovrebbe sostituire integralmente il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 recante “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici nuovo decreto sui requisiti acustici che terrà conto della suddetta classificazione acustica degli edifici, dovrà poi essere il mercato a premiare gli edifici più performanti dal punto di vista dell’isolamento acustico degli edifici.

 

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