RISARCIMENTO DANNI DA INFILTRAZIONE ACQUA IN CONDOMINIO
PERITO PER RISARCIMENTO DANNI DA INFILTRAZIONE ACQUA IN CONDOMINIO
Il problema del risarcimento danni da infiltrazione acqua in condominio e dei conseguenti danni alle pareti, danni ai soffitti, danni ai mobili, danni al parquet, danni alle tappezzerie ecc.. è uno dei problemi che maggiormente coinvolge sia le parti comuni del condominio sia le singole unità immobiliari dei singoli condomini.
Le domande più frequenti a cui deve rispondere un Perito incaricato o dal Condominio attraverso il suo amministratore o dai singoli condomini, in presenza di danni da infiltrazioni d’acqua nel condominio sono:
- Cosa fare per accertare le cause delle infiltrazioni d’acqua nel condominio?
- Qual è la causa dell’infiltrazione d’acqua nel condominio?
- Di chi è la colpa dell’infiltrazione d’acqua?
- Quali sono le responsabilità dei vari soggetti coinvolti?
- Chi dove pagare i danni da infiltrazioni d’acqua nel condominio?
- Quali sono le possibilità risarcitorie dell’assicurazione condominiale a seguito dei danni subiti per l’infiltrazione d’acqua?
Sono tutte domande più che lecite che coinvolgono sia aspetti tecnici sia aspetti giuridici. Già dalle domande più ricorrenti si può intuire l’importanza del Perito Tecnico nella procedura di risarcimento danni da infiltrazioni acqua in condominio, ma entriamo nel dettaglio….
RESPONSABILITÀ DELL’INFILTRAZIONE ACQUA IN CONDOMINIO ASPETTI GIURIDICI
Dal punto di vista giuridico, per capire di chi è la colpa delle infiltrazioni d’acqua nel condominio e di conseguenza chi è il responsabile del danno subito è bene ricordare una regola giuridica generale ovvero: è sempre il proprietario della cosa da cui proviene la causa del danno (causa dell’infiltrazione) ad esserne ritenuto il responsabile e di conseguenza colui che deve pagare il danno.
Si tratta giuridicamente del profilo di responsabilità definito “oggettivo” regolata dalla applicazione dell’art. 2051 c.c. dal titolo “Danni da cose in custodia”.
Il custode di un bene (proprietario, affittuario, ecc.) è perciò a priori ritenuto responsabile dei danni cagionati dal bene che doveva custodire e per liberarsi dalla presunzione giuridica di responsabilità per il danno cagionato a terzi dal bene da lui custodito, deve lui stesso provare che:
- il danno e/o l’infiltrazione d’acqua si sono verificati per un caso fortuito;
- il caso fortuito gli ha impedito di prevenire ed evitare il verificarsi dell’evento dannoso ovvero l’infiltrazione o la rottura non potevano esser previsti (non si tratta di una mancata manutenzione);
- lui in qualità di custode non ha potuto far nulla per impedire l’infiltrazione d’acqua o per ridurne le conseguenze ovvero i danni cagionati a terzi.
Se il custode del bene da cui è provenuta l’infiltrazione d’acqua all’interno del condominio non è in grado di dimostrare che si è trattato di un caso fortuito che ha cagionato il danno egli dovrà risarcire per intero od eventualmente in parte il danno a terzi se egli non ha avviato tutte le azioni necessarie per evitare o ridurre i danni cagionati dall’infiltrazione d’acqua (vedi ad esempio i riferimenti alla Sentenza di Cassazione per infiltrazioni acqua in condominio. N. 5007/96; Sentenza di Cassazione n. 5539/97, Tribunale di Bari 11 novembre 2010 n. 3360).
Visto il principio giuridico generale che regola anche il problema del danno da infiltrazioni acqua in condominio è ora più chiaro che è importantissimo in primis capire chi è il responsabile dei danni da infiltrazione acqua in condominio e che questo dipende da aspetti tecnici che solo un Perito o Consulente Tecnico di Parte (CTP) può in prima battuta individuare.
Infatti, la provenienza dell’infiltrazione acqua in condominio in generale è, a seconda della provenienza dell’infiltrazione stessa, determina le rispettive responsabilità individuabili:
- nel condominio in qualità di entità giuridica, se il fenomeno di infiltrazione d’acqua proveniente da parti comuni del condominio stesso;
- nel singolo condomino o nel proprietario dell’unità immobiliare da cui è accertata la provenienza delle perdite o infiltrazioni d’acqua.
COSA FARE IN CASO DI INFILTRAZIONI D’ACQUA IN CONDOMINIO? ASPETTI TECNICI E PRATICI
PROCEDURA STRAGIUDIZIALE PER OTTENERE IL RISARCIMENTO DEI DANNI DA INFILTRAZIONE ACQUA IN CONDOMINIO
Vediamo ora quali passi avviare per risolvere il problema del risarcimento del danno da infiltrazioni in condominio in maniera stragiudiziale:
- Nominare un Perito di Parte esperto o Consulente Tecnico di Parte CTP, il perito tecnico abilitato (ad es un ingegnere od un architetto) vi indicherà le cause mediante rilievi oggettivi e strumentali (Termografia, Misure igrometriche, Videocamere per videoispezioni, Gas traccianti, ecc.) diffidate dei tecnici che si improvvisano Periti e non hanno neppure la strumentazione adatta per rendere oggettive le loro valutazioni o sono privi di esperienza specifica. Se le cause delle infiltrazioni non sono più che certe, o se chi si presume sia il responsabile del danno per i lavori mal eseguiti (ad es. idraulico, muratore, ecc.) o se il custode del bene responsabile giuridico della mancata custodia, si oppongono o fanno resistenza in merito al risarcimento del danno da infiltrazione, è necessario contestare il tutto con una valida perizia tecnica sulle infiltrazioni d’acqua nel condominio per procedere o invitando le parti coinvolte a partecipare alla stesura di una perizia congiunta o inviando ad esse la perizia già stilata dal tuo tecnico di parte.
- Contestare i lavori male eseguiti all’impresa edile se le risultanze peritali ipotizzano lavori non eseguiti a regola d’arte. Se si presume dunque che il danno da infiltrazioni d’acqua nel condominio sia dovuto a lavori mal eseguiti da un’impresa edile o artigiano, ci si può limitare a contestare questo fatto direttamente all’impresa esecutrice o all’artigiano edile invitandoli ad intervenire in un termine perentorio di 15 giorni per eliminare la causa delle infiltrazioni acqua nel condomino rifacendo i lavori a regola d’arte, e di risarcire gli eventuali danni già subiti da tutti i condomini coinvolti. Per far questa richiesta all’impresa esecutrice è sufficiente inviare entro dieci giorni dalla scoperta del danno una raccomandata AR.
- Denuncia all’Assicurazione: In presenza di un assicurazione entro tre giorni dal verificarsi delle infiltrazioni o entro tre giorni dal momento in cui ricevere la Perizia del vostro Perito di Parte attivatevi per denunciare all’assicurazione il fatto (NB anche il costo del Perito di Parte per la ricerca delle cause dell’infiltrazione acqua in Condominio può esser risarcito dall’assicurazione stessa).
Come già su accennato, non sempre le cause e/o la provenienza delle infiltrazioni d’acqua sono chiaramente individuabili per questo possono essere molto utili strumenti in mano al Perito incaricato gli strumentazioni e metodologie investigative come la termografia, le videoispezioni edili,
la ricerca perdite acqua con il metodo del gas tracciante, la ricerca perdite acqua con microimpulsi elettrici, le misure con igrometro dello stato dell’umidità ecc… È altresì importante che tali strumenti, perché le perizie conseguenti non siano contestabili ed abbiano valore legale, siano usati da Periti abilitati ad esempio secondo le norme UNI EN ISO 9712 per le prove di indagine non distruttive, per questo i nostri periti sono tutti ingegneri e architetti iscritti ai rispettivi albi e con tali abilitazioni rilasciate dall’organismo di certificazione indipendente RINA.
…segue …. continua a leggere la procedura giudiziaria per la richiesta di risarcimento danni da infiltrazioni acqua in condominio.
AREE COPERTE DAL SERVIZIO RISARCIMENTO DANNI DA INFILTRAZIONE ACQUA IN CONDOMINIO:
Piemonte provincia di: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano, Cusio, Ossola, Vercelli
Lombardia provincia di: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Sondrio, Varese
Valle d’Aosta provincia di: Aosta.
Veneto provincia di: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza.
Liguria provincia di: Genova, Imperia, La Spezia, Savona.
Toscana provincia di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena.
Trentino-Alto Adige provincia di: Bolzano, Trento.
Friuli-Venezia Giulia provincia di Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine.
Emilia Romagna provincia di: Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini.