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SISMABONUS 110% ESEMPIO PRATICO: TIPI INTERVENTI AGEVOLABILI

Con il SISMABONUS 110% una nuova opportunità da non lasciarsi scappare per ristrutturare casa e migliora la sicurezza sismica della tua abitazione con lavori gratis sino a 96.000 € per ogni unità immobiliare.
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SISMABONUS 110%: TIPOLOGIE D’INTERVENTI AGEVOLABILI

Il comma 4 dell’art. 119 del DL 34/2020 prevede l’estensione del beneficio SISMABONUS del 110% a tutti gli interventi per la riduzione del rischio (Sismabonus), in particolare:

  • INTERVENTI CHE NON PREVEDONO ALCUN PASSAGGIO DI CLASSE – (DL 63/2013 all’art. 16 comma 1-bis) – Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per gli interventi di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera i), su edifici ubicati nelle zone sismiche 1 e 2 e 3 (comma 1-ter), riferite a costruzioni adibite ad abitazione e ad attività produttive, spetta una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 50%, fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione è ripartita in 5 quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi;
  • INTERVENTI CHE COMPORTANO IL PASSAGGIO AD 1 CLASSE DI RISCHIO INFERIORE – (DL 63/2013 all’art. 16 comma 1-quater) – Qualora dalla realizzazione degli interventi di cui ai commi 1-bis e 1-ter derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione del 70% della spesa sostenuta;
  • INTERVENTI CHE COMPORTANO IL PASSAGGIO A 2 CLASSI DI RISCHIO INFERIORE – (DL 63/2013 all’art. 16 comma 1-quater) – Ove dall’intervento derivi il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione spetta nella misura dell’80%. Occorre far riferimento al DM 58/2017 – Linee guida Classificazione del rischio sismico;
  • INTERVENTI CHE SU PARTI COMUNI DI EDIFICI CONDOMINIALI – (DL 63/2013 all’art. 16 comma 1-quinquies) – Qualora gli interventi di cui al comma 1-quater siano realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali, le detrazioni spettano, rispettivamente, nella misura del 75% e dell’85%. Le predette detrazioni si applicano su un ammontare delle spese non superiore a euro 96.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

Quindi, tutti gli interventi sopra riportati, grazie al decreto rilancio, fruiscono di una detrazione aumentata con SISMABONUS al 110%.

Ciò comporta che per accedere alla detrazione del 110% è sufficiente anche un solo intervento di riduzione del rischio sismico dell’edificio oggetto d’intervento, senza il passaggio di classe sismica (prima considerata semplice ristrutturazione agevolata al 50% ora diventa al 110%).

Ma, quali sono gli interventi antisismici possibili su edifici esistenti e quali le metodologie di intervento che possono usufruire delle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus 110%?

Tipologie di intervento strutturale per il SISMABONUS 110%

La normativa definisce varie categorie di intervento possibili sulle strutture esistenti per migliorare la sicurezza antisismica degli edifici.

In particolare si individuano interventi che possono rientrare nel SISAMBONUS 110% sono:

  • ADEGUAMENTO SISMICO: sono particolari interventi atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle stesse norme tecniche. Si tratta, spesso, di interventi molto onerosi sia dal punto di vista tecnico che economico
  • MIGLIORAMENTO SISMICO: sono interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalla norma. Sono realizzabili in maniera più semplice rispetto a quelli di adeguamento
  • RIPARAZIONI O INTERVENTI LOCALI che interessino elementi isolati e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.

Da notare che i primi due interventi di adeguamento e miglioramento sismico devono essere sottoposti a collaudo statico ed in genere necessitano di interventi strutturali abbastanza pesanti ed invasivi.

Al contrario dei primi due, le RIPARAZIONI O INTERVENTI LOCALI sono molto più semplici da attuare perché meno invasivi e consentono comunque di migliorare la sicurezza di singoli manufatti, come il tetto, i balconi, i pilastri, i muri ecc. senza la necessità di migliorare nel complesso la classe simica complessiva dell’edificio.

Questo da un lato aumenta sempre la sicurezza sismica (ad es. un tetto rinforzato può fare la differenza per la sicurezza di ribaltamento delle facciate in caso di sisma rendendo più sicura l’abitazione) dall’altro lato consente di avvalersi dell’agevolazione fiscale sino a 96.000 € per unità immobiliare.

 Quali metodologie usare per il rinforzo strutturale degli edifici

Le metodologie di intervento per il rinforzo strutturale detraibili al 110% possono essere:

  • METODI TRADIZIONALI DI RINFORZO STRUTTURALE (rinforzi di sezioni di travi e pilastri, allargamenti della base di appoggio delle fondazioni, incamiciature in acciaio, inserimento di nuovi elementi strutturali, tiranti, chiavi, ecc..);
  • METODI INNOVATIVI DI RINFORZO STRUTTURALE (uso di materiali fibrorinforzati in carbonio, vetro, aramide e simili).

SEMPLICI REGOLE PER IL SISMABONUS 110%

A differenza dell’Ecobonus, più articolato, in linea di massima gli interventi di riduzione del rischio sismico ammessi, ai sensi dell’art.119, c.4 – DL. 34/2020 prevedono alcune semplici regole:

  •  sono rivolti a tutti i tipi di abitazione (principale, secondaria, ecc.) e anche a edifici produttivi;
  • non si applicano agli edifici ubicati in zona sismica 4 ma solo a quelli ricadenti in zona 1,2 o 3 (ai sensi dell’OPCM 3274/2003 e smi per il Piemonte controlla il nuovo grado di sismicità del comune);
  • sono agevolati al 110% anche in caso di riduzione di una o due classi di rischio sismico delle parti comuni di edifici in condominio (commi da 1-bis a 1- sexies);
  • consentono di avere un ulteriore bonus del 90% sulle spese della polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, stipulata contestualmente alla cessione della detrazione ad un’impresa di assicurazione. Al riguardo si precisa che la detrazione per i premi assicurativi non può essere “ceduta”. In sostanza, l’impresa di assicurazione potrà acquisire il credito corrispondente al Sismabonus, ma non il credito corrispondente alla detrazione spettante per il premio assicurativo;
  • consentono la detrazione del 110% anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, se eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi del Sismabonus e nel rispetto dei limiti di spesa previsti per tali interventi;
  • sono agevolati con un limite di spesa massimo di 96.000 euro per ogni unità abitativa;
  • occorre dichiarare che l’intervento abbia determinato una riduzione del rischio sismico rispettivamente di una classe o di due o più classi, secondo quanto stabilito dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 febbraio 2017, n. 58.

DOCUMENTAZIONE TECNICA E DI PROGETTO DA PRODURRE PER IL SISMABONUS

La documentazione richiesta per accedere al Superbonus 110% è prodotta da ingegneri e/o architetti esperti in sismabonus e consiste in genere in:

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SISMABONUS 110% ESEMPIO PRATICO: Sismabonus 100% esempio pratico per migliorare la sicurezza antisismica della tua casa.  Richiedi una consulenza di un ingegnere strutturista esperto in sismabonus a Torino Piemonte

  • Relazione tecnica di calcolo
  • Elaborati grafici sintetici
  • Relazione geotecnica
  • Tabulati di calcolo
  • Scheda di Vulnerabilità sismica e di confronto (ANTE-POST interventi)
  • Relazione illustrativa dell’attività conoscitiva
  • Asseverazione della Classe di Rischio Sismico.

Si ricorda che il tutto va presentato prima dell’inizio dei lavori pena la perdita dell’agevolazione fiscale.

SISMABONUS 110% ESEMPIO PRATICO

SISMABONUS 110% esempio pratico N° 01 Casa colonica unifamiliare

Luca è proprietario di una vecchia casa di famiglia in campagna, e vorrebbe ristrutturarla e frazionarla, per cederla i suoi due figli.

Nell’abitazione, ormai disabitata da tempo, i lavori da fare sono molti: il tetto è pericolante, alcune vecchie murature in pietra sono da consolidare, gli infissi sono datati e gli impianti in disuso.

Può sfruttare il Superbonus 110% per ristrutturare il rustico ?

Sì, trovandosi in una zona sismica di classe 3, può accedere agli interventi di miglioramento sismico, quali il rifacimento della copertura con una struttura leggera in legno rinforzato può realizzazione cordoli perimetrali in cemento armato per rinforzare le pareti portanti e ridurre la spinta del tetto, nonché rinforzare le pareti portanti con tiranti. Con tutti questi interventi, si rimane quindi nell’ambito dell’intervento locale come previsto dalla norma. Potrà poi inoltre migliorare le prestazioni energetiche con l’ecobonus 110% e dunque fare un cappotto termico e cambiare gli impianti esistenti ed anche i serramenti come intervento trainato.

SISMABONUS 110% esempio pratico N° 02  – Appartamento in condominio: SISMABONUS  Rifacimento del Tetto

Angela possiede un appartamento di città, al terzo e ultimo piano di un condominio di fine ‘800, non particolarmente pregiato da un punto di vista storico-architettonico l’edificio ricade in una zona sismica 3. L’appartamento richiede una sistemazione generale.

Prima di proceder vorrebbe fare valutare la possibilità di procedere con una ristrutturazione, così da personalizzare lo spazio interno e renderlo più funzionale alle proprie esigenze e si rivolge a noi per una consulenza sull’applicabilità del superbonus 110%.

Trattandosi di una costruzione piuttosto vecchia, durante il primo sopralluogo è emerso che anche la copertura (a vista in legno) sarebbe da rifare.

Le consiglio è stato quindi di proporre agli altri condomini di sfruttare le detrazioni fiscali per rifare completamente il tetto che è di proprietà condominiale, migliorando quindi sia l’aspetto e il confort interno del suo appartamento sia la SICUREZZA GENERALE DELLO STABILE a beneficio di tutti i condomini.

Può Angela sfruttare il Superbonus 110% ?

Certamente Sì. Anche in questo caso il rifacimento del tetto con una struttura leggera in legno e rinforzi perimetrali, rientra nel Superbonus 110%, ed è considerato un intervento di miglioramento sismico locale. Trattandosi di un intervento su parti comuni del condominio, le spese (e quindi le detrazioni fiscali) saranno ripartite fra le varie unità immobiliari, con massimali più alti, che copriranno sicuramente tutte le spese traducendosi in lavori praticamente gratuiti per tutti ove si opti per lo sconto in fattura con cessione del credito.

Per le opere interne da effettuare nell’appartamento di Angela, si è poi proceduto a valutare quali altri interventi possono rientrare nel superbonus o nelle altre agevolazioni fiscali disponibili.

Chiaramente un requisito fondamentale è la conformità urbanistica ed edilizia di tutti gli appartamenti del condominio per i quali abbiamo provveduto ad indagare.

SISMABONUS 110% esempio pratico N° 03   – Unità immobiliare in edificio plurifamiliare di 4 unità abitative

Il caso in esame riguarda un edificio plurifamiliare di recente costruzione anno 2000, in zona sismica 3, composto da 4 unità immobiliari.

Si tratta di una struttura di due piani fuori terra, situata in una zona che all’epoca della costruzione era in classe 4 ed ora in classe 3 per via del mutato quadro normativo regionale (Piemonte) dunque non era soggetta ai requisiti antisismici; realizzata in muratura portante con blocchi di laterizio alveolati di media qualità e una copertura in legno.  Complessivamente si trova in buono stato di conservazione, anche se non eccellente dal punto di vista di materiali e finiture.

I proprietari di uno degli appartamenti al piano terra, ci hanno richiesto una consulenza sulle nuove opportunità fiscali da sfruttare per una ristrutturazione con riqualificazione sismica ed energetica.

Oltre a voler ridistribuire e rinnovare la distribuzione degli spazi interni, lamentano condizioni non ottimali a livello di temperatura e umidità.

Possono sfruttare il Superbonus 110% ?

Si, trattandosi di una costruzione ora in classe sismica 3 pur in buono stato generale per quanto riguarda le strutture si può prevedere un miglioramento sismico locale sul tetto che rientra negli interventi legati al Sismabonus 110% (su questo i condomini sono tutti d’accordo).

La realizzazione di un cappotto esterno risulta efficace (ed esteticamente accettabile non comportando sostanziali modifiche a lavori ultimati). Quello che poteva essere un problema ovvero  il fatto che gli altri condomini non sono (per ora) interessati è stato superato dalla nuova definizione di “unità immobiliare funzionalmente indipendente” che consente a loro di intervenire senza il consenso degli altri.

Il cappotto esterno, con gli altri interventi quali il potenziamento dell’impianto di riscaldamento, climatizzazione, la sostituzione degli infissi sono sufficienti al superamento delle due classi energetiche. Rimane escluso (per ora) la possibilità di mettere un impianto fotovoltaico che dovrebbe essere condominiale.

Per il resto dei lavori interni (o almeno per una parte) i nostri clienti potranno invece richiedere la detrazione al 50% per ristrutturazione.

E come nei vari casi esaminati, tutti possono sempre chiedere alla banca di accollarsi il credito per la parte di cui si ha diritto alle detrazioni fiscali.

Se il tuo caso è simile ma non identico puoi comunque contattarci per capire meglio se puoi usufruire delle agevolazioni fiscali.

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