RISARCIMENTO DANNI DA INCENDIO
RISARCIMENTO ASSICURATIVO DEI DANNI DA INCENDIO
L’incendio di una casa o di una parte di un edificio è, sovente, un evento altamente distruttivo che genera danni di vario genere sia danni diretti alla edificio ed alle cose sia danni indiretti.
Tuttavia, o forse proprio perché ogni incendio genera grandi richieste di risarcimento danni, le varie compagnie di assicurazione adducono spesso varie scuse, più o meno fondate, per evitare di procedere alla liquidazione del danno da incendio.
Statisticamente l’esperienza specifica nel settore dei danni da incendio ci insegna che in primo luogo l’assicurazione tenta di porre i più svariati dubbi proprio sull’incertezza delle reali cause dell’incendio.
Spesso le assicurazioni tentano di addossare le colpe ad una trascuratezza o imprudenza dell’assicurato nella conduzione dei beni assicurati o, peggio, avanzano l’ipotesi che si tratti di un comportamento colposo o addirittura doloso volto solo a frodare la compagnia assicurativa in merito al risarcimento del danno da incendio. Vi sono inoltre, casi di incendi provocati da atti di vandalismo o a seguito di richieste estorsive nei confronti dell’assicurato.
In molti casi, il risarcimento del danno da incendio tarda ad arrivare per ostruzionismo della compagnia anche se la risarcibilità del danno da incendio rientra in modo chiaro nelle clausole sottoscritte dalle parti al momento della firma del contratto di polizza e quindi il contraente dovrebbe essere risarcito del danno subito con la stessa sollecitudine con cui la compagnia pretende il pagamento del premio assicurativo della polizza incendio.
PERITI ASSICURATIVI IN CASO D’INCENDIO
Le varie polizze assicurative sull’incendio della casa prevedono in genere la clausola arbitrale ovvero la possibilità di affidarsi a tre periti, per accertare le cause dell’incendio e i danni risarcibili: di cui uno è il perito assicurativo della compagnia, uno è il perito di parte nominato dall’assicurato ed un terzo è l’arbitro nominato da un Giudice.
Purtroppo nonostante la clausola arbitrale fatta per semplificare le operazioni peritali di stima dei danni da incendio e per la ricerca delle cause dell’incendio stesso, molti strascichi di un incendio finiscono spesso tra le numerose cause, civili e penali, pendenti nei nostri Tribunali dimostrando l’esatto contrario.
Fortunatamente l’onere della prova, in caso d’incendio, spetterebbe all’assicuratore ai sensi dell’art.2697 del Codice Civile, ma è altrettanto importante sapere che l’aggiornamento e le modifiche introdotte dalla Legge 18 giugno 2009, n. 69 all’art. 115 del Codice Civile, conferisce comunque al Giudice il potere di ritenere provati, accanto ai fatti notori, anche quelli che non sono stati specificamente contestati dalla controparte.
Proprio queste modifiche fanno assume un ruolo di fondamentale importanza al Consulente Tecnico di Parte incaricato dall’assicurato di esperire le necessarie indagini e accertamenti sia sulle cause dell’incendio, sia sull’entità del danno da richiedere in risarcimento alla compagnia assicuratrice ai sensi della polizza incendio, il tutto in favore del danneggiato avviene in contraddittorio con la controparte (Assicurazione) e/o con il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) nominato dal Giudice o dal P.M. ove si fosse giunti con il contenzioso in sede civile e/o penale.
LE INDAGINI SULLE CAUSE DI INCENDIO E LA PERIZIA TECNICA DI PARTE PER OTTENERE IL RISARCIMENTO DANNI DA INCENDIO
Vedremo nei prossimi articoli come vengono condotte le operazioni peritali per l’accertamento delle cause dell’incendio e la stima dei danni da incendio da risarcire secondo le prospettive di vista dei vari periti:
- Le indagini peritali in caso d’incendio dal punto di vista del perito assicurativo
- Accertamenti peritali e le indagini del perito consulente di parte in caso d’incendio
AREE COPERTE DAL SERVIZIO DI STIMA DANNI DA INCENDIO E RICERCA CAUSE:
Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano, Cusio, Ossola, Vercelli
Lombardia: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Sondrio, Varese
Veneto: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza.
Liguria: Genova, Imperia, La Spezia, Savona.
Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena.
Trentino-Alto Adige: Bolzano, Trento.
Friuli-Venezia Giulia: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine.
Emilia Romagna: Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini.